Strategia Poker : Il rilancio Pre-Flop

Non mi stancherò mai di dirlo: se stai giocando una mano di Texas Hold'em NL e sei il primo a puntare non fare mai call. Se non ti senti di rilanciare allora folda la tua mano. Perchè? Vi chiederete. Semplice! Rilanciando metterete pressione sugli altri giocatori inducendoli a pensare sulla reale forza della loro mano. Inoltre rilanciando ci sono maggiori probabilità che avversari con mani scadenti vi callino preflop limitando allo stesso tempo il numero di opponent con i quali vi dovrete scontrare.
Bene! Ora fatto questo il prossimo passo sarà: Quanto dobbiamo rilanciare? Dipende! Per prima cosa non dovete mai lasciare che la forza della vostra mano influenzi il vostro rilancio. Ci sono 3 cose che dovete prendere in considerazione quando volete decidere quanto rilanciare: posizione, posizione, posizione. Il vostro intento è quello di rendere la vita difficile ai nostri avversari quindi nello scegliere l'entità del vostro rilancio dovete costringere il BB a riflettere attentamente se foldare o chiamare qualora il resto dei giocatori abbia foldato. Rilanciare in early position indica una mano molto forte per cui il vostro rilancio non impiegherà molto a costringere il BB a foldare ma nello stesso tempo non penso dobbiate preoccuparvi di un possibile call.
La ragione per la quale vi consiglio un piccolo rilancio è che avendo molti giocatori a parlare dopo di voi, qualcuno di questi potrebbe avere una "monster hand" e controrilanciarvi. Quando rilancerete in late position lo farete per rappresentare una mano che sia forte abbastanza da battere le rimanenti per cui potrete rilanciare liberamente anche con "marginal hands". Ma il vostro rilancio dovrà essere maggiore altrimenti il giocatore di BB potrebbe callarvi senza pensarci due volte. Un'altra ragione che dovrebbe spingervi ad optare per un rilancio di dimensioni maggiori in late position è che vorrete mettere pressione sul BB costringendolo a foldare e non essendoci molti giocatori a parlar edopo di voi difficilmente subirete un reraise.
Uno degli errori più comuni è quello di effettuare un rilancio molto grande
. In early position dovreste effettuare un rilancio di 2BB, in middle position dovreste mantenervi intorno ai 2,5BB mentre in late position dovreste rilanciare di circa 3BB. Se rappresenterete una mano molto forte rilanciando in early position è scontato che vi troverete ad affrontare solo mani di grosso calibro. Per cui, perchè rischiare 5 o più BB per rubare i bui quando spesso dovrete affrontare monster hands? Se avete per esempio A-Q e un giocatore vi controrilancia potrete foldare tranquillamente senza aver rischiato più di tanto. Alcuni giocatori alle prime armi rilanciano di più con mani forti per fare in modo che le dimensioni del piatto siano elevate oppure rianciano poco con monster hands per creare un po' d'azione. Invece io vi consiglio di giocare le starting hands allo stesso modo indipendentemente da cosa abbiate in mano.
Con A-A o A-J rilanciate la stessa cifra. Cosi facendo non fornirete informazioni utili ai vostri opponents riguardo la forza della vostra mano. Un eccezione può essere fatta quando conoscete molto bene i vostri avversari e siete in grado di manipolarli. Questi numeri devono essere modificati se ci sono gli ante. Vi consiglio di aggiungere al rilancio la metà dell'ammontare complessivo degli ante. Tuttavia non è difficile trovare tavoli molto loose al giorno d'oggi per cui se vi accorgete di non riuscire a rubare i bui con un rilancio standard icrementate il rilancio preflop. Se neanche questo bastasse allora optate per un rilancio che pensate possa essere chiamato da la massimo due avversari cercando di costruire dei bei piatti quando pensate di avere buone chance di vincerli.
L'ultima eccezione può essere fatta quando siete short. Se infatti effettuare un rilancio in quel caso vorra dire per voi mettere nel piatto circa un quarto del vostro stack allora andate direttamente all-in poichè altrimenti sarete comunque commited e dovrete chiamare qualsiasi reraise o comunque sarete costretti a prendere una difficile decisione
. Andare allin in questi casi invece di effettuare un piccolo rilancio costringe i vostri avversari prendere una difficile decisione e vi facilita la vita. Tutto porta al principio con il quale ho iniziato questo articolo: fate in modo di non essere tra quelli che fanno semplicemente call!

Strategia Poker : Piccolo trucco per facilitare i calcoli


Se non vi sentite particolarmente brillanti in matematica, non scoraggiatevi davanti al calcolo delle probabilità. Come potete immaginare molti giocatori non hanno doti da calcolatore elettronico e imparare a memoria tutte le variabili sarebbe follia, anche se con l'esperienza alcune cose restano impresse. Ecco allora un piccolo trucco per fare un calcolo piuttosto semplice e approssimativamente valido, per sapere come dobbiamo agire in fase di bet. Abbiamo già parlato degli outs, sono le carte che ci mancano per completare una mano. Viste le carte che abbiamo in mano ed il flop, possiamo sapere il numero esatto degli outs. A questo punto, moltiplicando il numero degli outs per il numero delle carte che ci rimangono da vedere (2: il turn ed il river) e quindi raddoppiando il risultato, otteniamo la percentuale approssimativa di probabilità di pescare la carta giusta. Facciamo un esempio: se possediamo asso di cuori e jack di cuori e il flop 10 di cuori 8 di picche 4 di cuori ci manca una carta per ottenere il colore. Ci sono 13 carte per ogni seme, quindi gli outs sono nove, moltiplicando questo numero per 2 e ancora per 2 otteniamo il 36% di probabilità. Facendo i calcoli come si vede sarebbe uscito il 34,97%, una prossima azione ragionevolmente accettabile!

Strategia Poker : Che Giocatore Sei?

Ci sono diversi tipi di gioco e gli avversari davvero abili cambieranno il loro stile più volte anche in una stessa partita, ma per semplificare possiamo distinguere quattro tipi principali di giocatori :

- "The Rock" : è disciplinato e paziente, lascia la maggior parte delle mani in attesa di un'occasione davvero vincente. Perfettamente consci della propria posizione e delle chips in mano agli avversari, supporteranno la loro mano con alte puntate a meno che al tavolo ci siano giocatori "loose" da prendere in trappola.

- "Tight-Aggressive" : gioca solo le pocket hand migliori e pressa gli avversari con alte puntate pre-flop. Se però la strategia non funziona si ritira in buon ordine senza cercare di rincorerre chips perse.

- "Loose" : di solito gioca per stare in compagnia e non per vincere e quindi vuole restare attivo a dispetto delle carte in mano e delle probabilità di migliorarle. Punte senza molta logica e per questo è una mina vagante, perché difficile da gestire.

- "Calling-Station" : non si fida di nessuno, pensa che tutti stiano bluffando e quindi continua a vedere le puntate degli avversari indipendentemente dalle proprie probabilità di vittoria. E' un tipo di giocatore molto comune presso i neofiti, che non sanno leggere le sfumature che sorreggono le strategie di puntata. nelle mani iniziali potrebbe anche andargli bene, perchè finché gli altri non realizzano il genere potrebbero interpretare diversamente i suoi cali

Come vincere un torneo di poker

La differenza tra il torneo ed il gioco cash è che vieni premiato in base a quanto tempo duri al tavolo e non in base al numero di chips che riesci ad accumulare.Nel gioco cash le chips che risparmi quando foldi hanno lo stesso valore delle chips che vinci. In un torneo, le chips che risparmi hanno invece un valore superiore.Prendiamo l’esempio di un torneo con un buy-in di $1.000 a cui partecipano 100 giocatori ed il vincente prende $40.000 del montepremi totale ($100.000)All’inizio del torneo, tutti i giocatori hanno 1.000 in chips il cui valore è $1.000 ed il vincitore finale avrà 100.000 chips. Se stessimo ad un tavolo cash, il vincitore finale avrà $100.000. In un torneo, quei $100.000 hanno un valore di $40.000 e di conseguenza possiamo dire che ogni 1.000 in chips ha un valore di $400. Ogni volta che il tuo stack aumenta, il valore delle tue chips diminuisce. Questo significa che dovresti prendere meno rischi inutili in un torneo rispetto ad un tavolo cash (se sei contro l’idea di non prendere dei rischi inutili, questo vuole probabilmente dire che stai giocando fuori bankroll).

Detto questo, ci sono due casi nei quali modificare la propria strategia potrebbe aiutarti:

1. Quando non hai più soldi

Se sei corto devi fare molta attenzione quando decidi di mettere le tue chips nel piatto, soprattutto quando chiami una puntata.

Se hai uno stack considerevole, è bene cercare le giuste opportunità per mettere in difficoltà i giocatori con uno stack piccolo o medio – soprattutto quelli con uno stack medio. È molto probabile che che questi giocatori non cercheranno di confrontarsi contro di te ed i loro bui e ante rappresentano una buona opportunità.

Se invece hai uno stack piccolo o medio, devi fare attenzione. Bisogna comunque tenere presente che anche i giocatori con uno stack grande non vogliono confrontarsi contro di te: vogliono solo rubarti delle chips senza troppe difficoltà. Devi essere pronto a rispondere a questo tipo di provocazioni. Alla fine diventa un gioco in cui gli stack maggiori cercano di capire a quale giocatore con uno stack medio è più facile rubare i bui.

2. Al tavolo finale

C’è poco da aggiustare fino a quando non manca un giocatore alla composizione del tavolo finale. In quest caso, è bene giocare un po più chiuso dal momento che i premi cominciano ad essere più sostanziosi.

Cerca sempre le opportunità per mettere sotto pressione altri giocatori, soprattutto quelli con uno stack più piccolo. Questo è un buon consiglio per tutto il tavolo finale.

E come ci si comprta durante l’heads up finale?

Non c’è alcun bisogno per aggiustare la propria strategia: stai ora giocando con la formula ‘winner take all’ e la differenza è il premio per il primo ed il secondo posto.

Ricorda: ogni modifica alla tua strategia durante un torneo deve essere leggera. È molto raro che la tua strategia debba cambiare radicalmente. Se hai dei dubbi, pensa solo a giocare il tuo miglior poker e se non modifichi mai la tua strategia, allora vuol dire che hai molte possibilità di vittoria.

Come giocare dalle posizioni di buio


Se un torneo di poker può essere definito come un gioco fatto di “situazioni”, allora è importante conoscere la mianiera corretta per giocare quando ci troviamo di SB o di BB. Nel poker possiamo prendere 3 decisioni: fold, call o raise. Quando subisci un rilancio preflop foldare i bui sarà l’opzione migliore. Saresti enormemente svantaggiato se provassi a difendere i bui perché giocheresti fuori posizione. Però vi sono situazioni nelle quali potreste vincere dei piatti chiave giocando in maniera corretta dallo SB o dal BB.

La prima cosa da capire è che non bisogna mai essere troppo attaccati ai bui. Il fatto di essere il primo a parlare infatti ti lascia in un chiaro svantaggio. Vincere un piccolo piatto non vale il rischio di giocare fuori posizione. Successivamente, quando i bui cominciano ad essere più consistenti e bisogna postare anche gli ante dovresti cominciare a pensarci due volte prima di foldare i bui davanti ad un rilancio perché ci sono molte più chips nel piatto prima del flop. In fatti nei tornei questo è il momento giusto per attaccare i tuoi avversari dai bui. Come ho poco prima detto, il poker è un gioco di situazioni ed è essenziale affrontare le varie situazioni in maniera adeguata.

Quando è appropriato puoi chiamare un rilancio di un giocatore in late position o puoi anche pensare di controrilanciare. Non difenderò mai i miei bui con mani marginali contro un giocatore che ha rilanciato in early position indipendentemente dalla fase del torneo in cui mi trovi. Quando un giocatore rilancia in early position è spesso più sicuro assumere che questi abbia realmente una mano forte piuttosto pensare che il suo intento sia solo quello di rubare i bui.

Contro giocatori molto forti passo i bui per evitare scontri pesanti che possono compromettere il mio torneo. Cerco di vincere un piatto, non una battaglia! Se tutti passano e l’azione man mano si avvicina verso il bottone la possibilità di subire u rilancio che abbia come scopo quello di rubare i bui aumenta. Queste sono situazioni in cui devi analizzare i tuoi avversari per vedere se questi sono vulnerabili o meno ad un reraise. Se vedi che i tuoi avversari sono abbastanza scarsi allora questa potrebbe essere una buona occasione per controrilanciare per dimostrare che non possono prendersi gioco di te tanto facilmente.Ma nel controrilanciare non vi consiglio di andare allin perché non mi sembra il caso di rischiare un torneo per un bluff. Invece è meglio scegliere l’ammontare da rilanciare in base al tuo stack e a quello dell’avversario. In questi casi dovresti puntare una cifra tale da sembrare di essere pot committed anche se in realtà non lo sei. Dando l’impressione di essere pot committed dimostri la tua forza per cui il vostro avversario difficilmente vi metterà allin a meno che non abbia una monster hand. Scegliendo in maniera adeguada le dimensioni del vostro rilancio in situazioni del genere potrete divendere un bel po’ delle vostre chips. Per questa lezione è tutto. Fra qualche settimana analizzeremo il modo di giocare dai bui in relazione allo stile di gioco dei nostri avversari.

Giocare da fuori posizione, perchè no...?


Qualsiasi libro di strategia sul Texas Hold’Em parla dell’importanza di giocare in posizione. L’idea generale è quella che il giocatore che deve “parlare” per ultimo ha più informazioni rispetto ai suo avversario per cui può prendere delle decisioni migliori. Questo è senza alcun dubbio vero ma è anche importante capire che spesso il vantaggio di giocare in posizione viene concesso al giocatore in late position da quello in early. Per capire cosa intendo prendiamo in considerazione una mano di texas hold’em NL.
Supponiamo che io sia di Big Blind con 7s-8s una mano con la quale vale la pena di vedere il flop. Il giocatore dal bottone rilancia per tre volte l’ammontare del Big Blind e io decido di chiamare. Molti giocatori in situazioni del genere checkkano al flop concedendo il controllo della mano al giocatore in late position. Questi potrebbe puntare indipendentemente dal fatto che abbia un punto, mettendoci quindi in difficoltà. In una situazione del genere credo che la migliore cosa da fare sia quella di guardare il flop è chiedersi: queste carte hanno aiutato il mio avversario? Solo dopo aver risposto a questo quesito posso prendere una decisione su come procedere. Supponendo che il flop sia per esempio Ah-Kd-9c potrei fare check e foldare nel caso in cui il mio avversario puntasse poiché è abbastanza probabile che egli abbia rilanciato con carte alte e che quindi abbia centrato qualcosa al flop.

Ma se il flop fosse 9c-5h-2d dovrei essere più scettico. So benissimo che 2 con carte diverse centrerò una coppia al flop il 66% delle volte, e questo sembra essere proprio uno di qui flop in cui il mio opponent potrebbe non aver floppato nulla. Se avessi questo sospetto dovrei prendere l’iniziativa e puntare circa la metà del piatto. Puntare in una situazione del genere, con una scala ad incastro mi offre diversi vantaggi. Per prima cosa potrei vincere il piatto immediatamente; sono sempre contento quando un semi-bluff costringe il mio avversario a foldare.
Ma sarei felice anche se il mio avversario chiamasse perché l’ho forzato a reagire offrendomi la possibilità di leggere il suo gioco. Infatti se capisco che non ha una mano forte dovrei continuare con il mio semi-bluff al turn per portarmi via il piatto oppure, qualora il mio tentativo di draw al turn fallisse, se penso che abbia una mano forte potrei fare check e foldare nel caso lui decidesse di puntare.
Giocare fuori posizione può essere molto lucrativo. Nei tornei, rilancio fuori posizione abbastanza frequentemente perché penso di avere un grande vantaggio nell’essere il primo a parlare dopo il flop. In questo modo infatti riesco a vincere molti piatti di piccole dimensioni. Quando giochi al Texas Hold’em ricorda che non devi dare vantaggi al giocatore in late position. Cerca un’occasione per puntare e prendi l’iniziativa.

Come giocare AK fuori posizione

Asso-Re può essere una delle mani di partenza più forti nel poker, ma deve essere giocata nel modo giusto a seconda della posizione affinché renda, specialmente nelle fasi iniziali di un torneo. Se ti trovi nelle prime posizioni è ancora più difficile. Se però stai puntando in maniera continua e osservi i tuoi avversari, dovresti essere in grado di prendere numerosi piatti quando hai il “Big Slick”.

Cominciamo ad analizzare le fasi iniziali di un torneo. Supponiamo che io abbia 3.000 in chip, i bui sono 20/40, mi trovo nella prima posizione dopo il controbuio (under the gun) ed ho AK. Rilancerò fino a 120 perché prevedo che ci saranno un paio di giocatori che chiameranno. Senza tener conto della mia posizione, questa è una buona situazione, perché contro due soli giocatori probabilmente ho la mano migliore.

Mettiamo che il flop sia A- o K-x-x. Devo stare attento a non puntare troppo con questa mano. Se facessi check-raise a questo punto, risulterebbe ovvio che il flop mi ha aiutato, e farei foldare le mani più deboli, che invece magari mi potrebbero far vincere più chip nel caso in cui mi limitassi a fare check-call. D’altra parte la cosa migliore da fare è evitare di fare slowplay, e puntare in continuation bet come farei in qualsiasi altra occasione. Questo non solo farà aumentare il piatto, ma non regalerà ai miei avversari una carta gratuita che potrebbe costarmi molto di più dopo.

Se un mio avversario dovesse rispondere alla mia puntata, probabilmente farei check al turn. Così facendo potrei controllare le dimensioni del piatto e indurre il mio avversario a bluffare con una mano più debole. Se il mio avversario risponde con un check a sua volta, potrei puntare facendo una value bet al river ed indurlo a chiamare se ha una coppia in mano come JJ o TT, magari facendogli pensare che la sua sia la mano migliore. Se il mio avversario ha un Asso con kicker debole, facendo check al turn e poi una value bet al river riuscirò a tenerlo in gioco e a prendergli altre chip dalla chiamata sul river.

Se il mio avversario dovesse puntare dopo il mio check al turn, con AK chiamerei semplicemente la sua puntata e vedrei il river. Anche qui fare check-raise non è la migliore soluzione perché fermerei le mani peggiori e mi costerebbe troppo contro mani più forte. Se dopo che ho puntato al flop il mio avversario rilancia, di solito chiamo semplicemente per vedere il turn. Controrilancio molto raramente in questi casi, perché l’unico risultato che otterrei è di far foldare mani peggiori, che invece potrebbero mettere altre chip nel piatto. Di solito faccio un controrilancio quando ho di fronte un avversario che ha sempre puntato troppo per le mani che aveva, specialmente quando ha avuto gli assi. Se sto giocando contro questo tipo di avversario, solitamente controrilancio andando all-in per indurlo a chiamare con un punto inferiore.

Se al flop chiamo un controrilancio, allora farò check al turn come nell’esempio precedente. Se il mio avversario fa check dopo di me allora punterò una value bet al river sperando che lui chiami. Se invece il mio avversario punta al turn dopo il mio check mi troverò di fronte ad una decisione difficile. Se sta puntando per la seconda volta posso essere abbastanza sicuro che abbia una mano forte come un set (tris con una coppia servita), e che abbia capito il mio punto. Ciò è particolarmente vero se ho di fronte un avversario esperto. Potrei anche foldare AK in questo caso e risparmiare le mie chip per investirle in un momento migliore, oppure potrei anche chiamare a seconda della grandezza della puntata e da quello che so del mio avversario. Se io chiamo e lui punta di nuovo forte al river, sarò costretto a foldare nella maggior parte dei casi, perché dovrò considerare che lui raramente continuerebbe a bluffare per la terza volta o punterebbe in questa situazione con un kicker peggiore del mio.Una situazione in cui non farei check al turn è quella in cui il flop sia K-x-x con due carte dello stesso seme. In questo caso punterei sicuramente se un’altra carta di quel colore non esce al turn, per difendere il mio punto da un eventuale colore al river. Se il mio avversario ha un set o una mano già superiore alla mia, probabilmente controrilancerà per proteggere il punto a sua volta. Questo rende le cose ancora più complicate, e devo affidarmi alla lettura che faccio su di lui in quel momento per determinare cosa fare. Se penso che possa avere davvero un punto migliore o se ha dimostrato di essere un giocatore solido, probabilmente passerò per aspettare un momento migliore.

AK è una mano molto potente, ma può essere altrettanto pericolosa, specialmente quando la giochi dalle prime posizioni. Facendo una continuation bet dopo il flop puoi farti un’idea di quanto possa essere forte il punto del tuo avversario, e programmare di conseguenza le tue mosse successive. A seconda che il tuo avversario chiami o rilanci, facendo check al turn potrai preparare il terreno per una value bet al river, o potrai risparmiare alcune chip preziose se sarai costretto a passare la tua mano contro un punto migliore. In entrambi i casi manterrai il controllo della mano ed aumenterai le tue possibilità di finire a premio.